la Conoscenza Storica

Manifesto ‘Milano e Francesco Petrarca. Anno zero?’ (2010)

Manifesto 'Milano e Francesco Petrarca. Anno zero?' (2010)

Manifesto ‘Milano e Francesco Petrarca. Anno zero?’ (2010)

IL VALORE DELLA POESIA
“…Fra le tante c’era anche questa che ora sento da te: che la poesia assolutamente non è necessaria. Nessuno dei presenti glielo contestò e allora egli ne trasse certe conclusioni con un sillogismo zoppo e fioco, tanto che a giudicare dalle parole dovrei sospettare che fosse o tuo scolaro o tuo maestro; e disse: “Dunque la poesia è senza nobiltà e senza dignità”. Tu affermi lo stesso e lo pensi. A cos’altro conduce infatti, quella tua macchinosa e futile e fiacca deduzione?
Ma quel che si dice per un fatuo, vale per tanti altri.
Pazzo da legare! Credi dunque che l’essere necessaria implichi la nobiltà di un’arte. È tutto il contrario. Altrimenti un contadino sarebbe il più nobile di tutti i lavoratori; il calzolaio, il fornaio, e persino tu, se smettessi d’ammazzare, sareste tenuti in gran pregio. Dio ne guardi! Siate pur necessari, non per questo sarete pregiati, non per questo cesserete d’essere “meccanici”.
Non sapete che spesso il servo di casa tanto più è necessario quanto più accudisce a lavori grossolani? I soldati e i caporali quanto sono necessari, eppure quanto rozzi! Il popolino avrà forse più immediato bisogno di scuole filosofiche e di pennacchi da generale, che di macellerie e di piscine?
Coraggio, dunque, vecchi dialettici: argomentate pure la nobiltà dall’indispensabilità, se così vi sembra; a meno che non la intendiate diversamente quanto si tratta di cose inanimate, insensibili e irrazionali, sperimentate anche qui gli effetti dell’arte vostra. L’asino è più necessario del leone, la gallina dell’aquila: dunque sono più nobili; il fico è più necessario dell’alloro, la macina del diaspro: dunque sono più nobili. Deduzione illecita, affermazione errata, discorsi da ragazzi: il che s’intona con la vostra natura e le abitudini e le applicazioni, ma non con la vostra età.
Imbecilli presuntuosi, avete sempre in bocca Aristotile, che certo starebbe più volentieri all’inferno che nei vostri discorsi, e finirà per odiare quella mano con la quale scrisse ciò che da pochi viene compreso e che si trova sulla bocca di tanti ignoranti. Aristotile non approva certo quella vostra conclusioncella, là dove dice: “Tutte sono più necessarie, nessuna più nobile”.
Non sto a indicare il luogo: è conosciutissimo e tu sei un aristotelico di vaglia”.

Francesco Petrarca
“Invective contra medicum”
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Sarebbe bello far sì che la Cascina Linterno conservi i pochi segni rimasti di Petrarca.
Potrebbe diventare in tal modo un punto di riferimento per conservare la memoria di un poeta, che è stato una pietra miliare nella storia della lingua italiana.
Se la Cascina diventasse ad esempio un laboratorio di poesia ispirantesi al Petrarca e un ambito di studio ( con annessa biblioteca) sul grande poeta.

Sursum corda: sempre più in alto.
Con i migliori ossequi.

Mons. Dr Giovanni Balconi
Petrarchista, Responsabile Coordinamento Centri Culturali Cattolici Diocesi di Milano”
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L’Italia è in piena emergenza culturale: Con un gruppo di amici lancerò un movimento d’ opinione internazionale: “Save Italy” – prima che lo tsunami dell’ignoranza e degli interessi meschini travolga quello che è rimasto nel nostro Paese.

Philippe Daverio
Critico e storico dell’Arte
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Quello che Petrarca ha lasciato a Milano è sufficiente per creare un museo. Gli insegnanti possono far scoprire a ragazze e ragazzi che le canzoni che più li commuovono hanno radici nel Canzoniere di Francesco Petrarca. Si potrebbe lanciare una ‘Milano dei poeti’, con pubbliche letture di Parini a Brera, di Foscolo nella corte del Palazzo Reale, di Ariosto al Castello Sforzesco, Manzoni in Piazza Belgioioso, Montale alla Triennale. Tutto partendo da una cascina che si vuole salvare.

Carlo Bertelli
Docente di Storia dell’Arte, specialista di Arte medievale
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Mi sta a cuore rinnovare a tutti Voi del CSA Petrarca la mia più cordiale gratitudine per l’ospitalità concessami e per le così affettuose e generose parole rivoltemi. Mi sento veramente coinvolto in amicizia nella Vostra Associazione, come altro degli Amici che tengono viva strenuamente la memoria di Francesco Petrarca in Milano. Speriamo, e Ve lo auguro con tutte le mie forze, che si riesca a rimediare alla vergognosa ignoranza con cui la città di Milano sta inerte nei confronti di questa, che potrebbe essere una delle grandi “rinascite” di una Milano attenta al suo grande passato culturale.
Grazie ancora di cuore, Vostro Prof. Luigi Zanzi

Luigi Zanzi
Docente universitario di Metodologia delle scienze storiche
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Tutte le tracce della Milanesità vengono ora cancellate.
Gli ultimi Milanesi non si chiedono neppure se uno scempio simile sarebbe stato possibile sotto la “Tirannide Austriaca”.
Ora tocca alla Cascina Linterno!
Che vogliono gli ultimi Milanesi?
Hanno gradito la strage di Bava Becaris ed ora disapprovano una speculazione?
Suvvia! – Un po’ di coerenza ci vuole! O c’è bisogno di un’altra punizione?

Nerio de Carlo
Saggista e storico
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Valorizziamo quanto ancora abbiamo di un passato che dovrebbe insegnarci
molto. Rafforzare le proprie radici è indispensabile per vivere bene e
crescere. Di “periferie” vogliamo solo continuare a parlare? Non perdiamo ancora tempo a recuperare un patrimonio che non è solo importante dal punto di vista edilizio, ma ancora di più potra esserlo sotto l’aspetto culturale e sociale, per dare coesione ad una società che oggettivamente ne ha sempre più bisogno.

Salvatore Crapanzano
Presidente del Coordinamento comitati milanesi
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Caro Massimo, sai quanto mi sta a cuore la splendida Linterno ed il
parco che la circonda e con gran piacere condivido e sottoscrivo
l’appello anche a nome di Italia Nostra Lombardia.
Ciao e a presto.

Luigi Santambrogio
Presidente Italia Nostra Lombardia
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In un paese veramente CIVILE non ci dovrebbe essere bisogno di ricorrere a queste iniziative per salvare un patrimonio di cultura.

Alberto Rovida
Docente della Scuola d’Arte del Castello sforzesco
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Bella iniziativa come sempre; sottoscrivo volentieri il
“Manifesto per Cascina Literno”.

Anna Gastel
Vice Presidente del FAI
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Gli amici della Linterno hanno lavorato e sono portatori di cultura eccellenti per tutti i milanesi.
Spero che il tutto prosegua senza intoppi.

Marcello Magnanelli
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Ritengo che non tener nella giusta considerazione tutte le tracce che gli uomini illustri hanno lasciato nel nostro meraviglioso paese, sia un errore gravissimo!
Purtroppo, con l’imbarbarimento imperante, in molti casi siamo tentati di non tenerne conto, anche perché ormai solo pochi apprezzano l’importanza della cultura.
Spero proprio che il comune di Milano operi in un ottica positiva, non faccia vergognare i milanesi, e li renda fieri del loro passato.

Renzo Malinverno
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Adersico con immenso piacere all’importante inizitiva a favore della qualità della memoria e della convivenza con il nostro territorio.

Daniela Rocco
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Egregi Signori,
avendo appreso notizie poco confortanti, circa gli apparenti intendimenti sul futuro della Cascina Linterno, siamo a significarVi tutta la nostra solidarietà e supporto alla battaglia che state portando avanti. Il Gruppo Archeologico Ambrosiano (espressione locale dei Gruppi Archeologici d’Italia) in qualità di Associazione di volontariato che si pone come finalità la valorizzazione del nostro patrimonio storico-archeologico, non può che essere sensibile alla tutela di quello che Cascina Linterno rappresenta per la Cultura Universale e milanese in particolare. Se Vorrete, saremo ben lieti di unirci a Voi nel fare fronte comune per contribuire a salvaguardare questo Bene inestimabile. Con stima.

Walter ACCIALINI
Vice Direttore Gruppo Archeologico Ambrosiano
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Sembra che ci siano intorno molti “mulini a vento” contro cui non è facile battersi! Ma, teniamo duro!

Marco Castelli
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Naturalmente anch’io aderisco al Manifesto per Petrarca, in qualità di presidente della Fondazione Milano Policroma, poichè ritengo che l’unicità della Cascina Linterno, perla turistica in ottica Expo 2015, non possa essere trascurata o, peggio, cancellata.
Grazie e a presto.

Riccardo Tammaro
Presidente della Fondazione Milano Policroma
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Mi son venuti i brividi a leggere di Petrarca ed immaginare qui la sua “solitudine”.

Eleonora Casalin
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Egregio Assessore Terzi,
siamo pienamente d’accordo col “Manifesto” in difesa del mantenimento della memoria di Petrarca alla Cascina Linterno, dello storico Gariboldi e ci permettiamo di aggiungere qualche riflessione, da ex manager settantenni) alle sue.

Chiunque abbia avuto la fortuna di poter girare il mondo ha potuto accorgersi della grande cura con la quale in Francia come in Germania, in Inghilterra come in Giappone, per non parlare degli Stati Uniti d’America e della Spagna si valorizzano luoghi che serbano la memoria del passaggio di uomini illustri.
A volte noi italiani sorridiamo al vedere tutto l’apparato che è stato costruito con molta “fantasia” intorno a un illustre… sconosciuto in qualche cittadina sperduta in Australia o nel Mid-West americano e diciamo che sono iniziative “commerciali” per vendere biglietti in luoghi che, altrimenti, nessuno mai visiterebbe.

Qui siamo di fronte a una figura centrale della triade (Dante, Petrarca , Boccaccio) che ha fatto nascere l’Italia come nazione, molto prima che come stato e, soprattutto come faro culturale per tutto il mondo occidentale.

Riconosciamolo: noi Milanesi ci eravamo dimenticati… che il secondo protagonista di questa triade avesse vissuto e creato molte sue opere, a metà del XIV secolo , dimorando sull’arco di otto anni, in successione, vicino alla basilica di S.Ambrogio, a quella di S.Simpliciano e, infine in una deliziosa casetta di campagna, la Cascina Linterno, oggi periferia di Milano vicino al capolinea Risceglie della MM 1: unica dimora sopravvissuta.
Noi, lo confessiamo, pur avendo sempre avuto vivi interessi culturali per tutta la vita, lo abbiamo saputo da poco grazie alla passione sconfinata degli Amici della Cascina Linterno, espressa in ogni forma ma soprattutto nella ostinata ricerca sui documenti degli archivi.

Ma, dalle notizie che abbiamo ricevuto dall’ACL, ci sembra che il loro attaccamento che dura, se non sbagliamo, da quasi due decenni, sia giunto oggi al momento della verità: vediamo con angoscia la loro disinteressata abnegazione minacciata dal rischio di essere vanificata per sempre. Temiamo con angoscia che la fiammella tenuta viva da questi benemeriti volontari sia in procinto di essere spenta.
Ma speriamo di aver frainteso i messaggi che ci sono giunti da ACL.
Possibile che i nostri amministratori cittadini vogliano fare questo ai loro figli e ai figli dei figli?

Pensavamo che l’EXPO 2015 fosse giunta in tempo per salvare e consolidare una memoria storica importante che Milano aveva dimenticato. Ricordiamoci che Milano è grande nel mondo sì per la moda e il design ma, anche, soprattutto, che ha dato inizio, con Ambrogio e Agostino, alla fusione fra la cultura greco-romana e quella giudaico-cristiana !

Cosa impedisce di sottolineare per questa sola Cascina un utilizzo quale si era ventilato di Cascina della Cultura col proseguimento o, anche, la riqualificazione della attività della ACL?
Ben conoscendo la Sua preparazione accademica contiamo sulla sua sensibilità e attenzione verso il problema e, pur rendendoci conto delle difficoltà insite nelle scelte imposte dai limiti finanziari, confidiamo nella Sua lungimiranza anche in questo difficile banco di prova.

RingraziandoLa fin da ora per l’attenzione Le inviamo i saluti più cordiali,

Marco Castelli ed Eraldo Alenghi
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Cascina Linterno è memoria della storia e della cultura della nostra città e deve essere passata come un “testimone” ai nostri giovani.
Sono con voi, pronta difendere le nostre radici…. Chi non ha memoria non ha radici!

Laura Molteni
Parlamentare Lega Nord
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La Cascina Linterno, un luogo del cuore dell’antico territorio del Basso Milanese fuori Porta Vercellina, da difendere contro interessi striscianti…
Coraggio Massimo! Nonostante che il disinteresse al proprio patrimonio storico-culturale sia ben radicato nella storia amministrativa di Milano (vedi ad esempio i casi, nella zona fuori Porta Vercellina, della Cascina Bolla, del Molinazzo, della Cascina Arzaga, della Cascina Brusada etc), persistiamo nella nostra battaglia di civiltà, piccola ma preziosa.

Marco Righini
Vicepresidente del CSA Petrarca
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Qualcuno pensa già che cosa poter costruire sulle rovine della cascina, macchè Petrarca, macchè cultura, un bel supermercato e non se ne parla più.

Angela Beltrami
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Se cancelliamo il nostro passato non sapremo chi siamo e dove vogliamo andare!!!

Benito Trolese
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Purtroppo, al giorno d’oggi, contano solo gli interessi economici, specie se sottendono speculazioni edilizie, per tacere dello scempio perpetrato ai danni del Teatro alla Scala, dove sono state distrutte le preziose macchine sceniche originali del Piermarini.

Roberto Borri
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Aderisco con piacere e speriamo che la Cascina Linterno sia degnamente ristrutturata e l’amminstrazione comunale la prenda seriamente in cosiderazione.

Giuseppe Zucchi
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Il Gruppo Ecologisti Volontari non possono ignorare l’appello a favore di questa importante iniziativa. Perchè essa fa parte del nostro passato e quindi della nostra storia Milanese di cui non si può dimenticare.

Gruppo Ecologisti Volontari Milano
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Aderisce anche l’AEDE Lombardia (Association Européenne des Enseignants – Sezione Italiana – Regione Lombardia), da me rappresentata.

Enzo Percesepe
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Nel 1996 nell’ambito del progetto Europeo “Adotta un Monumento”
abbiamo odottato la Cascina Linterno. Aderiamo al manifesto
nella speranza che questo possa servire a conservare la Cascina
da noi adottata e “aprirla” ai cittadini come centro di cultura e di aggregazione.

I Docenti della Scuola Secondaria 1° Grado “Benedetto Marcello”
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Bravissimi!! Anche se lontana vi appoggio e faccio girare.

Paola Centurini
Restauratrice
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Cascina Linterno è importante per la cultura del nostro territorio.

Enestina Ghilardi
Consigliere zona 7-Lega Nord
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Caro Massimo,
come ben sai non sono i cittadini che governano, ma i politici eletti dai cittadini.

Sei encomiabile per la perseveranza e la “caparbietà” con cui ti batti per mantenere Cascina Linterno quasi fosse Tua.

Ma quali biechi interessi hai che io non conosco? Fammene partecipe!

Tornando a noi, ritengo che quasi tutte le vie lecite siano state percorse, dalla raccolta firme dei cittadini, alla chiamata nominale di cittadini più o meno illustri, agli articoli sui media, alle riprese televisive, alle interrogazioni comunali, agli interventi in Consiglio di Zona e non ultimo alla firma di un manifesto per Cascina Linterno, alla produzione di materiale storiografico raccolto con enorme fatica nelle biblioteche italiane per dimostrare cosa? Per dimostrare a chi ci governa che nella Milano “produttiva” vi sono dei gioielli che il governo della città dovrebbe preservare e valorizzare.

Leggo oggi sui giornali che Lega e Pdl (partiti al governo di Milano) acconsentirebbero di dare alloggio ai ROM nelle Cascine milanesi; forse anche Cascina Linterno? (allego ritagli di stampa) Indovina chi da la disponibilità? e domandiamoci il perchè. La risposta non è molto difficile! Aumentare il degrado per poi far dire ai cittadini che è meglio costruire!

Degradare per costruire!

Sono anni che ci conosciamo ed ho sempre apprezzato il tuo operato e la tua buonafede, ma ritengo che ormai dobbiamo lasciare la parola ai politici che governano, loro hanno la delega dei cittadini per l’organizzazione del territorio e come spendere il nostro denaro.

Per quanto mi riguarda esiste solo una possibilità: CAMBIARE QUESTA GIUNTA, o almeno provarci.

Tra qualche mese ci sarà la possibilità, non lasciamocela sfuggire!

Isidoro Spirolazzi
Consigliere zona 7-Milano Civica

http://zona7milano.blogspot.com

http://www.manifestopermilano.partecipami.it/infodiscs/view/247#post_258

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Sono certa che non verrà ignorato il valore inestimabile che questa abitazione rappresenta.
Non solo storico e culturale che basterebbe a convincere chiunque. Ma un valore per puntare su un innovativo “turismo esperienziale”. In altre parole immedesimarsi nei luoghi in cui è vissuto lo scrittore e poeta italiano (che svolse un ruolo essenziale nella storia della letteratura) e assaporare i profumi che lo hanno ispirato.
Non rimane che dire “Sono dei vostri!”.

Elena Lombardi, art director
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Queste alcune mie personali riflessioni sul futuro della Linterno.

Sembrerebbe che non interessi a nessuno l’immensa figura di Francesco Petrarca, nel Paese di santi, navigatori e poeti… Eppure, ci sono circa 6 milioni di siti web nazionali e internazionali sul Cantore di Laura, precursore dell’Umanesimo e capostipite di generazioni di poeti di ogni nazionalità: da Giacomo Leopardi a Emily Dickinson, a Lui si sono ispirati nel descrivere l’amore come fondamento dell’animo umano. Quale miglior Sede di un Centro di studi petrarchesco e della Poesia se non Cascina Linterno? L’EXPO 2015 era l’occasione per rivalutare Milano quale perla della cultura italiana. E invece…

Ho letto con attenzione la bozza della tanto attesa Delibera di Giunta – distribuita in Consiglio di Zona 7 dall’Assessore Terzi lo scorso 11 ottobre e quindi si può ritenere pubblica – che stabilisce la progettualità futura di Cascina Linterno e constatato, che sono stati cancellati tutti i riferimenti a Francesco Petrarca presenti sin dall’inizio.

http://fr.wikipedia.org/wiki/Cascina_Linterno

La Delibera indica con precisione LE LINEE D’INDIRIZZO PER IL RECUPERO FUNZIONALE e la SUCCESSIVA DESTINAZIONE D’USO DI CASCINA LINTERNO, con relativi stanziamenti di fondi privati, ad integrazione di quelli dello scomputo urbanistico del PII CALCHI TAEGGI.
Qualcuno pensa che la Delibera di Giunta si modificabile in futuro, magari con qualche emendamento, magari con una nuova Giunta…
In realtà si tratta di una Delibera di Giunta sia di carattere istituzionale, che amministrativo, probabilememte suggerita dalla stessa cordata che ha eliminato ItaliaNostra dal Parco delle Cave. Quindi, una Delibera di Giunta di carattere istituzionale e amministrativo vuol dire, in termini tecnici, che indirizza precisi stanziamenti (scomputi urbanistici dal PII Calchi Taeggi) per riqualificare inizialmente gli appartamenti di Petrarca: la parte più degradata e preziosa della Linterno… senza Petrarca, cioè senza la dovuta sensibilità e con altri obiettivi a noi sconosciuti, ma potenziali mine vaganti se non fermati subito.

Il dramma va visto unicamente in quest’ottica e non come un’assurda contrapposizione tra Cultura contadina e il Cantore di Laura.

Mi stupisco come mai in Delibera NON CI SIANO RIFERIMENTI al ‘FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO’, che era ben disposto a collaborare con importanti risorse alla ricognizione stratigrafica dei preziosi muri, così come ‘ASSIMPREDIL CANTIERI DELL’ARTE’ aveva intenzione di allestire in Cascina una SCUOLA DI RESTAURO, sotto la guida di esperti.
A tutt’oggi pare che queste preziose risorse siano inspiegabilmente cadute nel vuoto, nonostante si evidenzia l’indispensabile contributo dei privati.

Nella fase progettuale si precisano dettagli importanti – quale il ripristino dell’antico forno del pane ed un museo per gli attrezzi agricoli.
Tutti preziosi sviluppi che condivido, ma MANCA IL CUORE E L’ANIMA DI CASCINA LINTERNO: FRANCESCO PETRARCA. PERCHE? Ripensando al CONSIGLIO DI ZONA STRAORDINARIO tra le righe si comprendono i RISCHI FUTURI a cui va incontro Cascina Linterno. Un consigliere ha proposto un Centro benessere al posto delle stalle, come contropartita per l’investimento sostenuto dal Comune…

http://www.manifestopermilano.partecipami.it/infodiscs/view/247#post_322

Se si vuole OSCURARE FRANCESCO PETRARCA e manca OGNI RIFERIMENTO ALLA STORIA ALTO MEDIEVALE LEGATA AI PELLEGRINAGGI, un motivo preciso deve esserci e la cosa mi preoccupa, oltre a procurarmi un umano dolore per aver gettato tante energie e risorse inutilmente nei Convegni e giornate di studi, recite del Canzoniere, conferenze, visite guidate a scolaresche, licei e università, ecc. specificatamente rivolte alla DIVULGAZIONE della figura di Francesco Petrarca.
A questo proposito vorrei ringraziare le splendide persone (assessori, funzionari d’archivi, studiosi, docenti, volontari e gente comune) che hanno creduto e collaborato alla realizzazione di momenti magici.

Se la stesura finale Delibera dovesse corrispondere alla bozza distribuita dall’Assessore Terzi, tutto quanto prodotto quest’anno a sostegno di Petrarca, anche a livelli massimi (in collaborazione con il Ministero dei Beni Architettonici e ambientali e con l’Arcidiocesi di Milano) sarebbe vano.

QUELLO CHE SI POTEVA FARE – ANCHE OLTRE OGNI LIMITE UMANO, DATA LA CARENZA DI RISORSE UMANE ED ECONOMICHE – PER DIVULGARE LA SOLITUDINE DI PETRARCA E’ STATO FATTO. AGLI ATTI RESTANO SOLO I DOCUMENTI SCRITTI CHE NEGANO QUEST’IMMENSA PRESENZA ALLA LINTERNO, SICURAMENTE DI DISTURBO PER ALTRE PROGETTUALITA’.
Recentemente anche la Facoltà di Storia Medievale (Archivistica) ha esposto la figura di un grande estimatore di Linterno – CESARE CANTU’, storico, letterato e direttore per vent’anni dell’Archivio Storico di Stato, che descrisse il binomio Petrarca/Linterno (Storie minori, Volume 2 – Della letteratura italiana esempj e giudizj: Parte 2) chiudendo il cerchio di cinque secoli di biografie che avvalorano questa tradizione.

Il mio parere è questo:
- meglio un progetto a lungo respiro che dia continuita’ nei secoli al nostro volontariato nel rispetto della storia di Cascina Linterno, piuttosto che una Delibera con una gravissima lacuna che, secondo me, offre il fianco a futuri speculatori.
- Noi volontari non siamo eterni e Linterno dovrà andare avanti da sola nel futuro.
- Cascina Linterno deve essere trattata alla stregua di una figlia da accompagnare all’Altare per fondare una nuova famiglia: deve vivere e prosperare nei secoli.
All’insegna della poesia, dell’arte e dell’amore verso la nostra Madre Terra.

Massimo de Rigo.
Art Director, primo socio fondatore degli Amici della Linterno dal 1994
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Cari soci, mi permetto un brevissimo intervento perche’ la posta in gioco
questa volta mi pare molto diversa dalla pur importante tutela agricola di
qualche anno fa. Le due alternative prospettate mi sembrano – per un
refuso involontario – in realta’ una sola, e di gran lunga la meno
accettabile (a mio parere davvero pericolosa).
La prima, “accettare la non menzione di Petrarca” mi pare del tutto
identica infatti alla seconda, “stipulare ugualmente il contratto di
collaborazione”. Invece l’alternativa piu’ ovvia, a mio avviso, e’
naturalmente respingere un’evidente esca tesa da una lobby che per suoi
motivi forse legittimi ma per me ignobili cerca di cancellare l’unico
elemento capace di distinguere questo monumento nazionale dalle altre
antiche cascine che circondano Milano. Ovvero il fatto che, allo stato
attuale degli studi, Linterno e’ la dimora milanese largamente piu’
probabile di Francesco Petrarca.

Pertanto raccomando e sostengo fortemente, come sempre, di subordinare il
futuro di questo monumento al minimo requisito di un’aperto e formale
(scripta manent) riconoscimento di questa gigantesca eredita’ culturale
che, riconosciuta ininterrottamente e copiosamente per secoli, dal 1400 al
1800 (ultimi a parlare di Petrarca a Linterno, intellettuali come Pietro
Verri, Ugo Foscolo, Giacomo Leopardi, Carlo Cattaneo …), era stata
affievolita a cavallo della fine ’800, inizio ’900.

Il progetto culturale degli Amici e’ splendido, come l’idea meravigliosa
di riportare a linterno un centro di cultura, di studi petrarcheschi. I
tempi correnti, sono meno splendidi, come sappiamo. Concordo sulla via
maestra per agire: non abbiamo cassaintegrati che dipendono dal rientro
immediato o meno nella sede. Possiamo aspettare, direi dobbiamo esigere
che una lobby di falchi aggressivi e socialmente distruttivi si sciolga
nella sua arrogante insipienza. Intanto, resistere con saldezza. Come
soprattutto il cuore pulsante degli Amici ha dato sempre prova nel corso
di innumerevoli anni che hanno pesato sulle loro spalle. A questi
fantastici e instancabili soci, il mio ringraziamento, come sempre.

Daniele de Rigo
Socio fondatore degli Amici della Linterno dal 1994, ricercatore
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Colui che non è in grado di darsi conto di duemila anni di storia milanese, rimane al buio e vive alla giornata.

Renato Bosoni
Socio fondatore degli Amici della Linterno dal 1994. fotografo
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Caro Massimo,

ho letto le tue considerazioni sull’ipotesi di cancellare o non menzionare la figura di Francesco Petrarca nel nuovo progetto di Cascina Linterno con una delibera comunale.

E’ sconvolgente e inqualificabile.
Scrivo a te ma vorrei rivolgermi a tutti gli amici di Cascina Linterno, ai genitori e ai ragazzi (ormai adulti) del quartiere.

Sono un ex insegnante della S.M.S. “Benedetto Marcello”, a suo tempo (1996) responsabile del progetto europeo Fondation Pégase “La scuola adotta un monumento”.
Il monumento scelto era Cascina Linterno per le sue peculiarità storiche ed ambientali e così consentire agli alunni di fare cultura sul proprio territorio.
L’adesione è stata totale: per le classi, tutti gli insegnanti, i genitori e molti cittadini del quartiere.
Il lavoro è stato immenso e complesso per la mobilitazione di tutte le risorse disponibili (l’apporto era di tutti e con molto entusiasmo) per l’allestimento di mostre, rappresentazioni teatrali, musicali, balli e la prima sfilata di Corteo Storico medievale (continua ancora oggi, a fine anno scolastico).

E’ stato un grande lavoro corale per far conoscere alla città l’esistenza di un monumento sconosciuto e proprio nel momento più difficile della sua esistenza (doveva essere demolito per la speculazione edilizia di allora).

Lo svolgimento del progetto si articolava in tre direzioni:

1°) Educazione all’ambiente con la valorizzazione del mondo contadino e la conoscenza scientifica del Parco delle cave (fontanili, marcite,…).

2°) Conoscenza e studio dell’origine di cascina “Infernum” con ricerche storiche del periodo medievale e documenti d’archivio (secondo le carte “Investiture” del 1154 e oltre).

3°) Studio dell’opera del Petrarca e della sua dimora con la ricerca di documenti con i quali si attesta la “Villeggiatura in Linternum”.

La conoscenza del Sommo Poeta è stata un tema ineludibile di tutto il progetto il quale ha ottenuto la corsia preferenziale alla Sovrintendenza ai beni architettonici e ambientali di Milano e il riconoscimento (a livello europeo) di “Bene culturale e monumento di interesse nazionale.

Cancellare Petrarca, con una delibera comunale, è cancellare lo studio di tanti ragazzi che si sono succeduti nel tempo, un punto di riferimento della zona ovest, per i presenti e i futuri giovani studenti.

La difesa di questo monumento non è mai finita, auguro all’Associazione Amici Cascina Linterno e ai cittadini del quartiere di vigilare affinchè resti un punto di riferimento e un laboratorio di cultura.

Con stima, Gianbattista Vida.
Docente d’Arte, coordinatore del Progetto europeo ‘La scuola adotta un monumento’
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Caro Tino,

caro amico nonché studioso delle civiltà, le tue parole sono semplicemente splendide, nel ricordarci questa entusiasmante avventura e l’importanza di seminare la Cultura tra le nuove generazioni. Pensavamo, illudendoci, che per l’EXPO 2015 questo patrimonio fosse una perla per Milano.

In qualità di referente e capo-progetto diffuso da Philippe Daverio, della Fondation Pégase “La scuola adotta un monumento”, hai avuto il difficile compito di comunicare il tuo entusiasmo a chi viveva realtà differenti in un quartiere grigio della periferia.
La scuola ne è uscita in modo eccezionale, con un grande coinvolgimento. Il quartiere ha avuto un lampo di luce e la Cascina Linterno una grande visibilità, uscendo dall’oblio in cui era sprofondata. L’ultima relazione storica, a cura della Società Storica Lombarda, che l’attestava quale dimora prediletta di Francesco Petrarca, risaliva infatti al 1925.
Nel 1994, quando conobbi Cascina Linterno, erano già pronte le ruspe per sostituirla con un residence di lusso, poi divenne un caso per tutta la Metropoli.

Io ti sono particolarmente grato per avermi dato la possibilità di seguirti dal 1996 e da questo grande interesse del quartiere, la volontà di approfondire le fonti legate a Petrarca che il tempo, la guerra e la conseguente urbanizzazione disordinata avevano cancellato. Il nostro gruppo culturale ha spaziato per mezza Italia per trovare negli Archivi le fonti dimenticate.

“Audita tremendi” fu la bolla papale emessa da Papa Gregorio VIII quando seppe di aver perso Gerusalemme e, nel nostro piccolo, anche noi, paladini della difesa ad oltranza della Solitudine di Petrarca, ci sentiamo costernati nell’assistere al crollo dei nostri sogni, lo scopo di tanto lavoro: un progetto rispettoso del grande Poeta che desse un degno futuro alla Linterno.

Qualcuno pensa che tutto andrà avanti come prima, dimenticandosi che, dal momento della Delbera di Giunta, tutto cambierà e qualsiasi progettualità futura sarà basata su questo documento ufficiale amministrativo.

Parrebbe che il tuo immenso lavoro e quello del nostro gruppo culturale – con Renato Bosoni e Sergio Corada, a cui si aggiunse Gancarlo Dalto, impegnati assieme a noi costantemente per concretizzare una valanga inarrestabile di idee – sia stato vano, anche se, come scrisse Sara Regina su “Il Corriere della Sera”: “Un bell’esempio viene dalla scuola media “Benedetto Marcello” di Quarto Cagnino, dove i ragazzi… si sono appassionati tanto che stanno preparando, per maggio, un Corteo Storico ispirato al Petrarca. Non saranno certamente questi i teppisti di domani”. Penso di farti cosa gradita inviandoti il pieghevole relativo alla X edizione del Corteo Storico.

http://www.partecipami.it/files/Corteo2006.pdf

http://www.partecipami.it/files/Decimo_Corteo.mov

http://www.partecipami.it/files/Corteo_2010.mov

Grazie di cuore per tutto.
Massimo
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Buongiorno ritengo vitale salvare cascina Linterno,
è un’oasi di verde e di cultura alle porte del parco delle Cave, da
conservare e rispettare.
Si vergogni chiunque pensi di specularci o guadagnarci!
Spero che arrivino tanti messaggi e spero che ci sia qualcuno che li
ascolti.
Barbara Bertuzzi
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Sono una mamma e nonna che vorrebbe trasmettere dei valori ai propri figli
e nipoti, la Cultura è sempre stata una ricchezza, non si può essere ciechi
e sordi, è il momento di vedere di che pasta sono fatti i nostri
rappresentanti del popolo, non deludeteci!

Loredana Ermini
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Qui mi sembra che a conti fatti sfrattare anche solo il ricordo corrisponda al proverbio: “me lo taglio per far dispetto a mia moglie”.
E dai! Andiamo giù di gomma e cancelliamo anche questo tassello del passato: tanto che ci costa dimenticare…
Non ci basta già l’Alzaheimer che sta galoppando – quasi peggio dell’Aids?
D’altronde la cultura ormai è a ramengo e lo notiamo anche da queste cose, che possono parere “piccole” ma che sono DNA di tutti.
Tagliamo le radici pure ma non aspettiamoci che qualcosa fruttifichi.
Grazie a tutti coloro che “conservano” la memoria del passato, per
“conservare” il futuro.

Paolo Minunni
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Carissimo Massimo,
il tuo forte impegno per la Cascina Linterno ed il suo Francesco Petrarca, dimostra la tua squisita, spiccata e forte sensibilità per la cultura italiana.
Amare l’arte, la cultura, significa amare il genere umano perché l’arte e la cultura è l’unica realtà che accomuna i popoli di qualsiasi razza o religione essi siano. Specchiare il proprio “io” in una tela o nella lettura di un poema, dando un senso a tutte le emozioni da essi “catturate”, significa far vibrare il profondo del proprio animo, trasportandolo ad abbracciare ed amare il fratello che ci è davanti senza guardare il colore della sua pelle, senza chiedere le sua provenienza, senza chiedere il suo credo. Con l’arte ed attraverso l’arte si impara ad amare tutto e tutti perché unicamente L’ ARTE UNIVERSALE È AMORE.
Ti abbraccio Massimo, ed in nome di quegli ideali che Dio ci ha scolpiti nel cuore, non freniamo mai le lotte nelle quali noi crediamo fermamente.

Fr. Francesco Russo
Gran Priore Confraternita Templare di Pagani
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Cascina Linterno è un patrimonio di memoria e cultura. Poco adatto dunque ai tempi che viviamo, nel nostro paese e nella nostra città, a causa della generale disattenzione a questi valori. Le testimonianze della storia e della cultura vanno accuratamente salvate, protette, indagate, per restituirne appieno il valore, che appartiene a tutti noi, consapevoli o meno che ne siamo, per difetto di attenzione, conoscenza, consapevolezza. Ma se coloro che difettano di tutto ciò sono i prescelti ad amministrare e decidere, i tempi sono più bui della notte. Che si fa? Speriamo?

Forse è meglio darsi da fare, come da tempo l’Associazione che di questo monumento si occupa e preoccupa, per mantenerne viva la memoria, la testimonianza, l’insegnamento.

Cordialmente, Ernesto Rossi
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Caro Massimo, sentire che qualche soggetto, forse politico, forse speculatore, forse arrivista, incurante della storia e della cultura del nostro paese e senza alcuna conoscenza del capitale che non si curano di distruggere, mi rende triste. Come dicono a Milano, ormai distrutta nella sua cultura e nelle tradizioni “me vegn el magun”, e mi sento solidale con te e con la Cascina di Francesco Petrarca, nei pressi della casa del Pret de Ratanà. In più distruggono un ricordo e un pezzo della mia storia, essendo nato e cresciuto all’ombra della Cascina e con le storie raccontate dai miei nonni e genitori.
Certo è che se Milano vuole tornare ad essere centro dell’Europa…
Caro Massimo, sempre più in alto!

Sergio Scazzosi.
Associazione Mondo Donna

ESTRATTO DAL LIBRO: GLI OTTO ANNI DI PETRARCA A MILANO
Milano, inoltre, ricorderà Petrarca con itinerari culturali per studenti e turisti, letture poetiche e nuove targhe nei luoghi-simbolo degli otto anni trascorsi nella nostra città: la Cascina Linterno, la Certosa di Garegnano, Sant’Ambrogio, San Simpliciano.
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Spero che la cascina Linterno non segua il
destino di molte cascine del milanese, impachettate dentro impalcature e
lasciate cadere.

Andrea Toffaletti
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Sono d’accordo nella salvaguardia di beni culturali come la Cascina Linterno:
Francesco Petrarca, conosciuto in tutta Europa, darebbe alla Cascina un supporto storico credibile, soprattutto da far conoscere a molti visitatori dell’EXPO 2015.
Cerchiamo di salvare gli ultimi luoghi della cultura Italiana.

Maurizio Fiore, Editoriale Domus
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All’estero ne farebbero un Museo!

Fabrizio Minunni
Primo figurante di Petrarca al Corteo storico medievale della s.m.s. “B. Marcello”
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Ci sono luoghi dove il pensiero abita piu’ comodamente, che facilitano riflessioni piu’ approfondite e una piu’ lucida comprensione di quanto accade attorno a noi. Forse e’ anche per questo che non tutti li amano…”

Dott.ssa Giuliana Filippazzi – ambientalista ——————————————————————————

Caro Massimo,

ho illustrato agli associati di Gruppo Settimo Suono la situazione di Cascina Linterno e li ho avvertiti per il prossimo concerto di Natale. Tutti sono rimasti disgustati dei veri e propri sabotaggi che colpiscono il nostro amato Petrarca! E noi che stiamo componendo usandolo come “librettista”. Ma è il colmo! Ma come si permettono di toccarci il Sommo Poeta nel suo “romitaggio” milanese!!!
I soci presenti hanno l’assenso degli altri e tutti, ma proprio tutti e 150 ti diamo la nostra solidarietà di attiva associazione culturale musicale.
Io vorrei trovare adeguate parole nella lingua retorica del politichese ma sono una donna di Cultura e Arte e l’Arte e la Cultura non le uso come ombrelli per nasconder l’insipienza.
Lascio tale comportamento ai politicanti: di qualsivolgia gabbana.

Intanto per onor di firma e di rabido duolo mi sottoscrivo grondando veleno ai vari “podestà” in turno,
egomet
Anna Teresa dell’Orto Odorici
presidente Gruppo Settino Suono Operette Onlus
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Ho insegnato Lettere per trent’anni al Liceo Scientifico e ho accompagnato i miei alunni in visita ai luoghi petrarcheschi un po’ dappertutto, dalla Provenza ad Arquà. Vorrei proprio che si recuperasse la Cascina e il contesto paesaggistico in cui si trova e la si rendesse una meta importante per gli amanti della cultura.

Prof.ssa Alberta Molteni – docente liceale di Lettere
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Il patrimonio culturale, oltre ad essere parte della nostra memoria, del nostro passato e costituire il basamento cui si fondano le nostre radici, inevitabilmente rappresenta anche e soprattutto la linfa vitale da cui le stesse radici attingono energia per guardare con fiducia e ottimismo al futuro.

Architetto Stefano Guglielmi – Roma
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Già allievo di Giuseppe Billanovich (studioso
celeberrimo del Petrarca e docente all’Università Cattolica di Milano),
approvo ora l’iniziativa della creazione di un “luogo petrarchesco”
nella città che vide il Petrarca soggiornare presso i Visconti e che
conserva di lui un eccezionale patrimonio librario.

Prof. Angelo Colombo
professore ordinario di Letteratura italiana, Université de Besançon
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Egregio Signor De Rigo,

ho letto attentamente il Manifesto Petrarca. Ne condivido ogni valutazione, ogni riflessione, ogni intento. Scardinare la cultura petrarchesca dal luogo-simbolo che può e deve essere indicato ai milanesi e al turismo Expo per una autentica conoscenza della Milano della cultura e non solo e non sempre dell’economia, della finanza, del lavoro, significa indubbiamente rinunciare ad una eccellenza che ci appartiene.

Mi auguro che gli intenti condivisi riescano a modificare interessi altri.

Prof.ssa Giovanna Ferrante – studiosa di storia medievale e storia dell’arte

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