La Cittadella (al-Qalʿa)
La cittadella di Aleppo è il monumento più conosciuto della città, situato su una collina alta una cinquantina di metri, dotata di una pianta ellittica con 300-400 metri di diametro, è circondata da un fossato profondo 22 metri e largo 30. Il nucleo principale della cittadella attuale è una fortezza arabo-islamica medievale costruita ad uso militare ma in grado di ospitare oltre 10.000 persone durante gli assedi.
In realtà la collina stessa è in gran parte artificiale, formata dai diversi strati degli edifici che si sono costruiti uno sulle rovine dell’altro. I più antichi reperti trovati all’interno della cittadella sono due leoni di basalto che ornavano il tempio ittita di Hadad, del X secolo a.C. ma si ritiene che la collina si sia formata già ai primi insediamenti nella città (3000 a.C.) e che fosse fortificata, dagli Amorrei del regno di Yamkad, nel II millennio a.C.
Di fatto inespugnabile, la fortezza si arrese solo a Hulagu Khan, nipote di Gengis Khan, che la saccheggiò e massacrò la guarnigione. Poi Tamerlano la conquistò con l’inganno.
Durante il dominio macedone (le terre conquistate da Alessandro Magno) fu costruita l’acropoli, ai tempi di Giustiniano fu scavata una grande cisterna sotterranea, detta prigione di sangue, perché gli arabi la usarono come segreta, nel 945, la residenza del governatore fu trasformata in un palazzo dalla dinastia degli Hamdanidi, nel 1167, Norandino fece costruire la moschea Makam Ibrahim al-Asfal, nel luogo dove la leggenda narra che Abramo mungesse la sua vacca, nel 1214, al-Zahir Ghazi fece costruire la Grande moschea e poi, nel 1230, un complesso di edifici di 40 stanze (Palazzo Ayyubide), ora in rovina e infine, dopo l’ultima devastazione dei Mongoli, del 1401, Jakam fece costruire la sala del trono, lunga 27 metri e larga 24 metri, poi abbellita dai suoi successori..
I governatori ottomani vi stabilirono la loro residenza facendo costruire un hammam e all’interno costruirono una caserma poi utilizzata anche dall’esercito francese.
La cittadella di Aleppo (Siria) un anno prima della tragica guerra civile (2011)
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