Amore e Psiche è la più nota delle favole contenute nell’opera “Le metamorfosi” di Apuleio e si estende per tre degli undici libri di cui è costituito il romanzo. La favola, come il resto de Le metamorfosi, ha nel libro un significato allegorico: Cupido – identificato con il corrispondente greco Eros, signore dell’amore e del desiderio -, unendosi a Psiche – ossia l’anima – le dona l’immortalità. Tuttavia questa, per giungervi, dovrà affrontare quattro durissime prove, tra cui quella di scendere agli Inferi per purificarsi.
Già il nome Psiche (in greco ψυχή significa “anima”) allude al significato mistico della storia, e riconduce alle prove che la donna dovrà affrontare nel corso della storia, simbolo delle iniziazioni religiose al culto di Iside.
Anche la posizione centrale della favola nel testo originale aiuta a capire lo stretto legame che lega questo racconto nel racconto con l’opera principale; è infatti facile scorgervi una “versione in miniatura” dell’intero romanzo: come Lucio, protagonista de Le Metamorfosi, anche Psiche è una persona simplex et curiosa; inoltre, entrambi compiono un’infrazione, alla quale seguirà una dura punizione. Solo in seguito a molte peripezie potranno raggiungere la salvezza.
( http://it.wikipedia.org/wiki/Amore_e_Psiche )
← Pittura figurativa-simbolica
Amore e Psiche, libera interpretazione da Canova. Acrilico su tela (2012)
Contrassegna il permalink.