La Conoscenza e la Difesa del Territorio

Il Petrarca sfrattato (2012-2014)

Le verità nascoste emergono da Linterno, due esposti in difesa di Petrarca

Le verità nascoste emergono da Linterno, due esposti in difesa di Petrarca

PREMESSA: il Recupero di Cascina o Villa Linterno è reso possibile dai fondi vincolati dello scomputo urbanistico PII Calchi Taeggi (Approvazione Consiglio Comunale del 16.07.2007 con deliberazione n. 42/07 – P.G. 652423/2007) in cui si prevede la cessione al Comune di Milano dell’immobile della Cascina Linterno e la disponibilità a contribuire al recupero edilizio dell’edificio per la sua rifunzionalizzazione a struttura di servizio di interesse pubblico e generale, attraverso un impegno di 1 milione di euro.

CSA Petrarca si è fatto carico di inviare due esposti, rispettivamente al Ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini e al Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione Raffaele Cantone, per segnalare le criticità del risanamento conservativo di Cascina/Villa Linterno attuato dal Comune di Milano nell’ambito delle opere in preparazione al progetto Expo 2015.

- La partenza del cantiere alla Linterno, residenza agreste di Francesco Petrarca nel periodo trascorso a Milano ospite dei Visconti (1353-61), non tiene conto delle emergenze storico-artistiche del nucleo più antico del monumento, oggetto del risanamento conservativo – così come evidenziate nel marzo 2014 nella relazione dello Studio Usellini che definisce una serie di ambienti affrescati quale “Dimora agreste di pregio” dell’inizio ‘400, senza escludere origini alla metà del ’300 e quindi coeve a Petrarca. Grazie ad un esposto del CSA Petrarca alla Soprintendenza di Milano, viene confermata la tradizione, tramandata nei secoli, della “Solitudine petrarchesca di Linterno”. Si tratta di una straordinaria scoperta oscurata dal Comune di Milano e resa pubblica solo su iniziativa del CSA Petrarca.
- Il progetto predisposto dall’Amministrazione comunale in collaborazione con il Politecnico di Milano, senza sostanziali modifiche rispetto a quello iniziale deliberato in Giunta nel novembre 2013, prevede invece interventi tipici per una residenza comune – sono previsti servizi e ascensore smembrando il nucleo più antico senza alcun rispetto per la continuità architettonica di questa parte della cascina – che forse potrebbero essere adeguati per la parte moderna dell’edificio.
- Nel progetto non si tiene conto che Linterno è vincolato come Bene culturale – Vincolo ex artt. 10-12 D. Lgs. 42/2004 (D.M. 9.3.1999) – per cui riteniamo che la Sovrintendenza di Milano avrebbe dovuto essere più vigile e stringente sulla salvaguardia del Monumento storico da lei stessa dichiarato di “interesse particolarmente importante” ai sensi della Legge 1.6.1939, n°1089 e quindi, sottoposto a tutte le disposizioni di tutela contenute nella Legge stessa.

I due esposti toccano il medesimo argomento.
- Non si spiega il motivo per cui si è ricorso alle procedure semplificate di Expo 2015, del tutto improprie trattandosi di un bene monumentale vincolato e perché la gara d‘appalto non è stata rivolta esclusivamente ad imprese qualificate ed esperte nel settore dei Beni culturali.
- Il CSA Petrarca ritiene che la messa in sicurezza di Linterno – grazie ai fondi vincolati da uno scomputo urbanistico – debba essere fatta con urgenza nelle parti più esposte (tetti ed infissi), mentre nel nucleo più pregiato e di valore storico dell’antica dimora petrarchesca, il cantiere debba essere sospeso per ridefinire l’insieme del progetto nel rispetto delle esistenze tutelate: parti murarie medievali e affreschi.
- Si chiede che prima dell’inizio lavori si specifichi la destinazione d’uso della struttura.
Il CSA Petrarca ha inutilmente proposto in sedi istituzionali l’offerta di museo medievale-petrarchesco interattivo, attraverso uno sponsor e quindi a costo zero per le finanze comunali.
- Vengono evidenziati anche i costi previsti dal capitolato, molto elevati rispetto alla parzialità degli interventi, cosa che riteniamo meriti un doveroso approfondimento da parte del Commissario Anticorruzione.

È un fatto molto grave che il Comune di Milano, mentre lamenta mancanza di fondi per un restauro di Linterno, si permetta di rifiutare:
1. uno sponsor disposto a regalare al Comune di Milano un Museo interattivo petrarchesco;
2. l’offerta dell’ultimo proprietario di Linterno d’impiantarvi una scuola di restauro gratis per il Comune.

Invitiamo gli organi stampa ad accendere un riflettore su quest’emergenza nazionale e a sostenere la nostra azione al fine di impedire uno scempio culturale irreparabile, che cancellerebbe per sempre la storia del soggiorno milanese di Francesco Petrarca a Milano. Non mancano infatti i detrattori e gli speculatori che avrebbero la strada spianata senza più le preziose fonti archeologiche a rischio di dissennata distruzione.

CSA Petrarca – info@csapetrarca.it – derigomassimo@gmail.com – cell. 339 4448574

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