La donna a una dimensione.
Un vortice di luci e suoni ingloba anche una donna in disparte.
Dopo la ‘donna-oggetto’, ecco la ‘donna-merce’. Si comporta come un’eterna ragazzina emancipata. Con un certo snobismo ostenta la sua ricetta dell’eterna felicità: viaggiare, far sesso occasionale, libera dai condizionamenti di un progetto d’amore. È sempre di fretta e con questa tecnica si illude di condurre il gioco manovrando chi le si avvicina.
Respinge chi le si accosta con un sentimento di sincero altruismo e senza finalità occulte.
La ‘donna a una dimensione’ è un’eterna ragazzina integrata alle esigenze del mercato, la società “perfetta” sogno di ogni totalitarismo. Inconsapevolmente è un prodotto del sistema consumistico ‘usa e getta’, denunciata da Herbert Marcuse che ne aveva analizzato il carattere repressivo. L’uomo veniva appiattito alla dimensione di consumatore con la sola libertà di scegliere tra molti prodotti diversi ( http://www.ildonodivedere.com/?attachment_id=456 )
La ‘donna a una dimensione’ è prigioniera delle sue certezze: vivere l’eterna giovinezza, oggi come ieri come domani.
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La donna a una dimensione. Trittico su tela 120×50 pittura materica (2018).
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