“L’angelo le disse: « Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo…»”
Luca 1. 30-32.
In età antichissima, a Nazareth, i cristiani pregavano Maria con riti e preghiere. In un’iscrizione del II secolo si può leggere chiaramente il saluto angelico: “Ave Maria” (in greco antico Chaire Maria,”Rallegrati o Maria”). L’espressione ripete il saluto alla Vergine dell’angelo Gabriele; e afferma in sostanza la fede dei primi cristiani nella maternità divina di Maria.
Arte classica e moderna si specchiano, le incrostazioni del tempo non intaccano la fede nel Mistero dell’Incarnazione.
La Vergine Maria, madre di Dio e protettrice dell’umanità, guarda con dolcezza materna Maria Maddalena, la più vicina e amata discepola di Gesù e l’unica che ha veramente compreso i suoi insegnamenti.
In tutti e quattro i Vangeli canonici, Maria Maddalena è testimone della crocifissione di Gesù e, nei Vangeli sinottici , è anche presente alla sua sepoltura. Tutti e quattro i Vangeli la identificano come la prima a testimoniare la tomba vuota e la prima a testimoniare la risurrezione di Gesù.