Tecniva dell’Acquaforte
La lastra di zinco viene ricoperta da un sottile strato di bitume. Successivamente, con uno strumento a punta, si asporta il materiale protettivo affinché restino scoperte le parti che poi verranno stampate; dopo di che, affinché non venga corroso, si isola il retro della lastra con comune nastro adesivo e la si immerge in acquaforte (come veniva anticamente chiamata la miscela formata da tre parti d’acqua e una di acido nitrico). Lo zinco può essere inciso in una soluzione di solfato di rame. L’acquaforte, con un’azione chiamata “morsura”, corrode le parti della lastra rimaste senza protezione. La lastra deve rimanere in acido per un tempo proporzionato al tipo di segno desiderato: più lunga sarà la morsura, più scuri saranno i segni. Si possono fare quindi più immersioni coprendo progressivamente le parti che risulteranno con un tratto più leggero.
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Nudo di ragazza. Acquaforte su lastra di zinco (2018)
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