Alla c.a. del dott. Pierfrancesco Maran
Assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano
Alla c.a. del dott. Marco Bestetti
Presidente del Municipio 7 di Milano
Oggetto: 5 milioni di interventi nel Parco delle Cave
La storia.
Molti volontari del CSA Petrarca, associazione non-profit che mi onoro di presiedere, seguono le vicende del Parco delle Cave (per noi “Parco Petrarca”) sin dal momento della sua istituzione. Era il 1993 e il Comune di Milano aveva incaricato gli architetti Lodola e Reggio di elaborare il progetto del nuovo Parco: a quel punto i cittadini ebbero l’amara sorpresa di constatare che i molti soldi (ben 4 miliardi di lire) erano stati spesi per costruire piste d’asfalto, occupate abusivamente da accampamenti di nomadi e canali in cemento armato, rovinando così un antico paesaggio rurale. Riuscimmo a fermare il costoso progetto, espressione del vecchio concetto di giardino pubblico, povero e uniforme su una grande area. In altre regioni d’Europa, soprattutto nell’area mitteleuropea, prevaleva invece la visione che il verde pubblico fosse ideato in armonia tra le aree naturalistiche, gli orti urbani e la presenza delle aziende agricole.
La svolta venne con la convenzione stipulata nel 1997 dalla Giunta Formentini con il CFU-Italia Nostra, che progettava il verde senza cementificare, sull’esempio del contiguo Boscoincittà. Subito dopo la firma della convenzione, al degrado ambientale, si aggiunse l’esplosione dello spaccio di droga, negli anni roventi 1998-99, quando impegnammo enormi risorse per coinvolgere tutte le istituzioni, nel prendere atto che il nostro Parco era diventato un supermarket della droga da riportare nella legalità. Lo slogan, mediatico ma efficace, con cui convinsi le associazioni del Parco, era “Il grande respiro di Milano, un Parco per amico” per significare l’amore quasi ombelicale che doveva legarci a questa meraviglia incredibile in pericolo mortale. Fu proprio allora che Italia Nostra coordinò una straordinaria convergenza di associazioni locali e cittadini, al fine di bonificare e progettare il più bel parco urbano milanese: un polmone verde inserito nel tessuto urbano. Il nostro “Parco Petrarca” divenne il più bello e caratteristico all’interno dell’area comunale milanese, un parco storico-letterario legato agli 8 anni trascorsi a Villa Linterno da Francesco Petrarca. Nelle vicinanze sopravvivono le coltivazioni a marcita, la tipologia agricola lombarda e i fontanili risalenti all’età medievale: un vero museo vivente del contado milanese che conserva le centuriazioni di età romana e le paludi naturali trasformate in cave nel ‘900. Qui sopravvive un habitat naturalistico raro e prezioso, sconosciuto ai grandi flussi turistici legati ad Expo 2015.
Questa modalità di lavoro con la cittadinanza e l’innovativa progettualità ottennero il riconoscimento di “Tesoro del Mondo” attribuito al Parco dei Sentieri Interrotti (il comprensorio del Parco delle Cave e Boscoincittà progettati e gestiti da ItaliaNostra), conferito dalla “Federazione Mondiale Associazioni Club UNESCO” durante il suo 6° Congresso tenutosi a Cipro nel 2003.
La breve premessa ha lo scopo di chiarire l’esclusività di questo Parco naturalistico. La nostra posizione è contraria ad ogni progettualità che renda vane tante battaglie per rendere bello, fruibile e sicuro il nostro gioiello. A fronte di numerosi incendi notturni, CSA Petrarca un anno fa chiese maggiore sicurezza coinvolgendo l’ex Assessore comunale Carmela Rozza nel potenziare la video-sorveglianza ed è ovvio che le telecamere, per funzionare di notte, hanno bisogno di illuminazione, ma abbiamo anche precisato che video-sorveglianza e relativa illuminazione vanno circoscritte agli ingressi del Parco, senza stravolgerne la natura che lo rende unico.
Le nostre richieste.
Per il CSA Petrarca è strategico non dilapidare le risorse, i cinque milioni dello scomputo urbanistico del PII Calchi Taeggi, con un anacronistico ritorno alla filosofia del cemento “Lodola Reggio”. Un Parco a vocazione naturalistica “Tesoro del Mondo” merita attenzioni straordinarie rispetto ad un parco urbano qualsiasi. Necessita di ruoli istituzionali chiari e determinati nella sua difesa. È quindi l’occasione per la bonifica di quasi un terzo del Parco precluso alla frequentazione: l’area degradata e covo di spaccio attorno alla Cava Ongari Cerutti; la riqualificazione dei canali asciutti e dei fontanili esistenti nella zona est del Parco (recupero dei fontanili Misericordia e Marcionino, la cui testa è stata cementificata) nel rispetto del paesaggio lombardo e della sua storia. Vanno definiti i confini del Parco: margine Nord Ovest (Quinto Romano) e Sud Est (aree adiacenti a Villa Linterno), vincolando a parco tutte le aree attualmente perequabili; recuperare le acque bianche irrigue disperse in fognatura. Per la storia che ci lega a questo Parco, siamo ovviamente contrari a nuovi parcheggi non integrati nel Parco, a strade in bitume al posto di quelle sterrate su percorsi secolari che sono il segno di una civiltà bimillenaria, rispetto a un Central Park qualsiasi di una città-fungo qualsiasi; contrari a chiassosi giochi da Lunapark per una escalation di fruizione: Milano ha già parchi attrezzati e Trenno è proprio a due passi. Per limitare il danno paesaggistico dei due imponenti complessi del PII PMarchesi Taggia, restiamo da anni in attesa delle compensazioni con rilievi alberati che si integrino nel paesaggio violentato a ridosso dell’area naturalistica, a tutela del paesaggio, essendo il PII in questione contiguo a un percorso di interesse paesistico (art. 40 del P.T.C.P).
Chiediamo quindi di salvaguardare questa perla e i suoi ecosistemi di grande pregio naturalistico, proseguendo nella realizzazione della “Cintura verde ovest Milano”, così come auspicato dalla delibera consiliare del 1° febbraio 2007 per le linee di indirizzo del Parco, di cui la collettività ha bisogno per ossigenarsi in una una metropoli soffocata dall’inquinamento.
Per realizzare questi obiettivi chiediamo di riallacciare la collaborazione con Italia Nostra affinché riprenda il suo ruolo di gestore del Parco con la professionalità e la competenza che le sono universalmente accreditate e che sono tuttora visibili nel Parco. Italia Nostra ha elaborato progetti, inspiegabilmente ignorati e giacenti da anni in Comune per il completamento del Parco.
In queste condizioni si può portare avanti un progetto ad ampio respiro, conservandone la forte componente naturalistica e armonizzando usi urbani con usi naturalistici e agricoli, non dimenticando mai che che questo territorio non appartiene a noi, ma a chi verrà dopo di noi.
Noi, come CSA Petrarca Onlus, saremo presenti a questa nuova fase di storia del parco delle Cave e invitiamo tutte le associazioni di zona ad unirsi a noi in questa avventura.
Il grande respiro di Milano vale questo impegno di civiltà.
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RE: Dichiarazione riguardo due tesori del mondo
Parigi, 28/11/2003
Al sig. Coordinatore della rete internazionale Tesori del Mondo della WFUCA-UNESCO, Sig. Francesco Piva, Padova, via Cornaro 1 / b, ITALIA
Il sottoscritto Patrick Gallaud, Segretario Generale della WFUCA, ha il piacere di informare che il Software Libero GNU viene iscritto alla World Treasures List come nuovo membro culturale immateriale, e che il Parco dei Sentieri Interrotti di Milano, Italia, viene registrato come nuovo membro nella World Treasures List.
Quanto sopra è stato fomalizzato seguendo le proposte da Lei stesso presentate come Coordinatore, con tutta la documentazione allegata al 6 ° Congresso Mondiale della WFUCA, tenutasi a Cipro il 5-10 settembre 2003.
Patrick Gallaud
segretario generale WFUCA