CSA Petrarca. Comitato Salvaguardia Ambiente e Cultura.

Riempire canali vuoti e antichi fontanili, la proposta di ItaliaNostra (2014)

Riempire canali vuoti e antichi fontanili, la proposta di ItaliaNostra (2014)

Riempire canali vuoti e antichi fontanili, la proposta di ItaliaNostra (2014)

All.1 – Via d’Acqua – Analisi del tracciato realizzabile sul margine est del Parco delle Cave
dopo le modifiche adottate nel Parco di Trenno

Ipotesi 1: inserimento nel Treterzi all’altezza della sterrata che conduce alla cascina
Belgioioso. Può avvenire con canale a cielo aperto che continua verso sud fino a
intercettare la via Novara.
Vi è da realizzare la riprofilatura dell’alveo del Treterzi adeguando sezioni e pendenza.
Nell’ultimo tratto sud, in corrispondenza del ponte ciclo-pedonale esistente, potrebbe
essere necessario realizzare ripe emergenti dalla quota del suolo, cosa che non determina
particolari problemi né esecutivi, né di paesaggio, poiché l’area è profondamente alterata
dagli interventi succedutisi in tempi recenti (tratta comunque di entità ampiamente inferiore
alle ripe sopra suolo previste lungo il margine ovest del Parco delle Cave secondo il
progetto EXPO).

Dopo il sottopasso della via Novara, si riprende il tracciato dell’attuale tratto di canali
tombinati che deve essere adeguato fino alla via Caldera
Questa soluzione presuppone interventi per dirottare coli di acque bianche, attualmente
immessi nel Treterzi, verso il Fughè ed indi nel cavo Parea. Occorre verificare, in questo
caso, le problematiche generate a valle nel Parea. Con questa opzione si eliminerebbe
una immissione di acque bianche in fognatura.
Tratta 2 – Parco delle Cave: area canale perimetrale

Ci si immette nel “canale perimetrale” utilizzandone tutta la parte a cielo aperto già pronta all’uso
ed adeguata per pendenze e sezioni (ml 860).
Il “canale perimetrale” fu realizzato negli anni ‘90 e mai utilizzato: presenta un manufatto in
calcestruzzo in perfetto stato, ponticelli di attraversamento nelle posizioni opportune, le
ripe forestate con gli interventi nel Parco degli anni 2000.
Il solo intervento da realizzare è la sostituzione della tombinatura in corrispondenza del
passaggio pedonale all’ingresso di via Taggia: opera puntiforme che non presenta alcuna
difficoltà di cantiere.
Il sottopasso della via Caldera è da realizzare ex novo con le sezioni opportune.

Tratta 3 – Parco delle Cave: dal canale perimetrale aperto al By-Pass

Si realizza ex-novo una tratta di canale a cielo aperto che prosegue fino al by-pass
Misericordia -Tri Basellon, partendo dal canale a monte della via Pompeo Marchesi.
Si lavora su un’area aperta senza alberi, consegnata all’Amministrazione Comunale
recentemente con la realizzazione di un intervento edilizio. Ancora si opera con sezioni
analoghe ai fontanili storici, con ripe alberate, e analoghi interventi coerenti con il
luogo. Abbiamo sostanzialmente ricostruito una tratta del fontanile Misericordia.
Naturalmente bisognerà porre attenzione ai dettagli del posizionamento dell’asta.
In questa tratta sarebbe opportuno intervenire sulla tombinatura parallela che veicola a
sud acque irrigue; al momento, infatti, si presenta a quota troppo alta, determinando la
necessità di intasare a monte il fontanile Misericordia nel corso delle irrigazioni, per
raggiungere il livello necessario. Ciò genera un consistente rischio di sversamenti in cava
Ongari con l’inevitabile conseguenza di determinare in futuro una frana generalizzata delle
ripe del lago. È un lascito negativo degli interventi edilizi del lotto di via Pompeo Marchesi:
nel corso dei lavori fu eliminata una tombinatura esistente, che presentava quota
adeguata, e lasciata l’attuale che ha una quota più alta.

Tratta 4 – Parco delle Cave: dal by-pass all’area agricola

È la tratta più difficile dell’intervento. La soluzione più opportuna è il riallineamento del
cavo irriguo sull’asse del Tri Basellon, lasciando così spazio per il nuovo canale.
La via d’acqua corre qui a cielo libero in corrispondenza dell’attuale by-pass, andando a
confluire nel canale inutilizzato a confine dell’area naturalistica (Patellani) e lasciando
intatto sulla destra il manufatto Tri Basellon. Si tratterebbe anche di riposizionare parte
della canalina che conduce alla zona umida del Parco.
Con questi interventi si ripristina, almeno parzialmente, la linearità dei diversi corsi d’acqua
e si consolida il confine tra le aree a fruizione intensiva del parco e le aree naturali.
Negli interventi si sacrificano alcuni alberi e arbusti posti sulla sponda sinistra del canale.
Le alterazioni all’ecosistema sono molto contenute; bisognerà, in sede di progetto
esecutivo, valutare i rischi di sversamenti in cava Casati.
Al termine del percorso, prima di entrare nell’area agricola si realizza una sifonatura dei
cavi a destra, fino ad immettersi nel fontanile Misericordia.

Tratta 4 – Parco delle Cave: il fontanile Misericordia

Si riprende il tracciato del fontanile Misericordia che attraversa l’area agricola con un
canale a cielo aperto.
Il fontanile attuale è alberato pressoché solo sul lato sinistro; l’intervento, quindi, non
sacrifica alberi. Deve essere riprofilata, adeguandola, la sezione del canale; anche i
manufatti di sottopasso della campestre devono essere adeguati contestualmente alla
realizzazione delle sifonature. L’intervento comporta qualche disagio alle attività agricole
soprattutto per la realizzazione delle piste di lavorazione del cantiere.
Attualmente il Misericordia riceve coli di acque bianche di eccedenza irrigua che consegna
nel Corio: come già indicato nelle tavole della proposta della nostra Associazione occorre
prolungare la canalina che corre ai bordi sud del campo per riconsegnare i coli in Corio,
intervento modestissimo di scavo con deposito della terra di risulta in ripa e dai costi irrisori.

Tratta 5 – Uscita dal Parco delle Cave

Si esce dal Parco con un canale a cielo aperto che fiancheggia l’attuale colatore in Corio
che corre sul margine di piccoli lotti privati ed aree ricreative definite da boschetti di ripa. Il
colatore, ancora essenziale, deve esser mantenuto nella collocazione e nella funzione. Il
canale, realizzato con la sobrietà già proposta, non genera alcuna alterazione morfologica
del paesaggio, nessuna frattura tra aree del Parco; le ripe potranno essere forestate
dando maggior consistenza ai boschetti esistenti.
Nel tratto successivo di collegamento fino alla via delle Forze Armate si conferma la
realizzazione, prevista in fase esecutiva, del tratto della Via d’Acqua tombinata allo scopo
di non alterare le opere di sistemazione delle aree di accesso al Parco (via Cancano).

CFU ItaliaNostra, Milano 21 gennaio 2014

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