Conferenza: “I Templari. Oltre il mito. Storia, Leggenda e Tragedia dei monaci guerrieri”

Locandina conferenza: "I Templari. Oltre il mito. Storia, Leggenda e Tragedia dei monaci guerrieri

Il CSA

Comitato salvaguardia Ambiente e Cultura. Vivere i sentieri del Petrarca

in collaborazione con il Comune di Morimondo

con l’intento di mantenere viva la memoria storica del territorio

e di ricordarne con gratitudine i suoi lontani pionieri

invita la S.V. alla conferenza:

“I Templari. Oltre il mito.

Storia, Leggenda e Tragedia dei monaci guerrieri”

Sabato 13 ottobre 2012 alle ore 15.30

Morimondo (Milano)

Sala conferenze Pro Loco

presso l’Abbazia di Morimondo – via Fratelli Attilio

Introduzione di

Nerio de Carlo

Intervengono in qualità di relatori:

Roberto Gariboldi

Panoramica storica dell’Ordine.

Massimo de Rigo

I Monaci Cavalieri del Tempio a Milano e dintorni.

Presenta:

Lucia Zémiti

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Molto è stato scritto sui Templari e molte questioni concernenti questo Ordine monastico-cavalleresco sono tuttora irrisolte.

Con un argomento tanto carico di romanticismo, gli storici spesso hanno difficoltà a separare la realtà dalla fantasia. Inoltre, la scomparsa dell’archivio centrale dell’Ordine nel tardo Medio Evo costituisce una gravissima perdita della memoria che oggi la collaborazione tra storici ed archeologi sta lentamente ricostruendo, mettendo a fuoco un percorso sempre più documentato sui Cavalieri del Tempio.

La data di questa conferenza, 13 ottobre, non è casuale.

All’alba del 13 ottobre 1307, mentre i Templari di tutto il regno di Francia assistevano alle funzioni religiose, gli uomini di Filippo IV il Bello, con un’operazione di polizia pianificata nei minimi dettagli, irruppero nelle chiese, case e fattorie dell’Ordine del Tempio, arrestando tutti i presenti. In seguito vennero istituiti due processi: il primo, alla fine del 1307, gestito dagli inquisitori del re; il secondo dall’agosto 1309 al giugno 1312, voluto da papa Clemente V;  processi che terminarono il 18 marzo del 1314 con il tragico rogo del maestro Jacques de Molay e del precettore di Normandia Goeffrey de Charney sull’Ile des Juifs, nel mezzo della Senna. Dall’Archivio Segreto Vaticano è emerso recentemente il documento, noto come pergamena di Chinon, che mostra come i Templari furono assolti dalla Chiesa. La pergamena attesta come papa Clemente V intendesse perdonare i Templari nel 1314, assolvendo il loro maestro e gli altri capi dell’Ordine dall’accusa infamante di eresia, ma fu sopraffatto dall’ingerenza di re Filippo il Bello, desideroso di impossessarsi delle enormi ricchezze accumulate dall’Ordine in previsione della riconquista della Terrasanta. L’aneddotica vuole che, prima dell’esecuzione, Jacques de Molay abbia invitato i maggiori responsabili della distruzione dell’Ordine templare, re Filippo il Bello e papa Clemente V, a comparire di fronte al tribunale di Dio. La morte entro l’anno di entrambi i personaggi non fece altro che rafforzare l’idea comune che i Templari fossero vittime di un crimine iniquo.

Anche la località della conferenza non è marginale.

L’Abbazia di Morimondo, fondata nel 1134 da San Bernardo di Chiaravalle, è stata la prima a dare il via alla grande opera di bonifica della campagna a sud di Milano. Quasi certamente l’Ordine del Tempio fu partecipe alle vicende dell’Abbazia (alcuni fregi e simbologie ne sono testimonianza) a cominciare dal fatto che essa, al pari di tante altre abbazie cistercensi, risentì dell’influenza delle alterne vicende che colpirono l’Ordine. Prosperò e crebbe durante il periodo di massima potenza e ricchezza dei Templari, e l’inizio del suo declino avvenne in concomitanza della disfatta dell’Ordine, a seguito della sua condanna. È verosimile ipotizzare che, data la stretta relazione tra i due ordini (quello Cistercense e quello Templare, entrambi accomunati dall’imponente figura di San Bernardo di Chiaravalle), le abbazie cistercensi ricevevano donazioni e prosperavano grazie anche all’appoggio, diretto o indiretto, dell’Ordine Templare il quale, lo ricordiamo, durante i secoli XII e XIII aveva raggiunto una ricchezza ed una potenza senza pari, da poter competere con re ed imperatori.

La vastissima diffusione delle sedi dell’Ordine, in Europa ed anche in Italia, fu legata alla necessità di mantenere attiva in Terrasanta la forza combattente, in termini economici e finanziari. La maggioranza degli insediamenti era rivolta ad un’agricoltura intensiva, oltre alla costruzione di ponti e strade, al reclutamento e alla produzione di armi.

Milano metropoli di prima grandezza nel Sacro Romano Impero, ne divenne sin dall’inizio un centro strategico  (1134) a dimostrazione della sua importanza quale crocevia europeo dei Pellegrinaggi diretti in Terrasanta.

I Templari, asceti monaci-soldati con una fede travolgente e incredibili eroi in battaglia, furono dunque cancellati dalla Storia in modo tragico dopo due secoli di gloria, privando la Chiesa e la nostra civiltà di un’esperienza mai più riproposta.

Il loro emblema era la croce patente rossa, simbolo dell’estremo sacrificio per difendere il Cristianesimo.

Il loro motto, oggi da fantascienza, ne rifletteva gli ideali: “Non nobis Domine, non nobis, sed nomini Tuo da gloriam” (Non a noi, o Signore, ma al Tuo nome dà gloria).

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