Pochi milanesi sanno che, oltre a Leonardo da Vinci e Bramante, Milano può vantare un altro grande cittadino di adozione: Francesco Petrarca, che nella metropoli lombarda visse un lungo periodo (1353-61) che copre la maturità della sua vita. Nella quiete agreste del contado riposava dagli impegni di ambasciatore dei Visconti e dal caos della frenesia che già allora perseguitava la vita di Milano. Pochi sanno che delle sue dimore milanesi, Cascina Linterno, l’antica Infernum (così chiamata fino al XVI sec.) è l’unica miracolosamente ancora in piedi, grazie all’amore di tanta brava gente che si è passata il testimone della sua difesa per generazioni.
Dichiarata Monumento Nazionale con DM 9/3/99, Cascina Linterno ha ora l’opportunità della riqualificazione, nell’ambito di EXPO 2015, tappa fondamentale nel suo millenario percorso storico. Petrarca potrebbe essere, da pionieristico intellettuale europeo amante della natura, un “testimonial” ideale per la missione “Nutrire il Pianeta – Energia per la Vita” assegnata alla manifestazione.
Vanno in questa direzione le Osservazioni al PGT prodotte dal CSA Comitato Salvaguardia Ambiente e Cultura (associazione culturale che opera dal 2007 per la tutela del territorio ad ovest di Milano) che ne evidenziano la tutela storica e culturale in collaborazione con la Soprintendenza di Milano.
Il CSA si propone di rivalutare la personalità di Francesco Petrarca come figura preminente nella cultura europea e inaspettatamente ci si è accorti che questo impegno risulta sgradito ad alcuni. Sembrerebbe che Milano si vergogni di questo grandioso personaggio come se fosse un malfattore.
Lo scopo del saggio storico divulgativo “Milano Expo 2015 per Petrarca. Sulle orme di Francesco Petrarca” – che viene dedicato alla compianta Anna Andreoli – è principalmente quello di fornire un sommario di studi, al fine di dare visibilità alla dimora agreste milanese di Francesco Petrarca in occasione dell’evento mondiale EXPO 2015.
L’insieme dell’opera, compendio di vent’anni di ricerche, si suddivide in argomenti diversificati ed è stata realizzata con i contributi di Roberto Gariboldi, Massimo de Rigo, Marco Righini, Marco Castelli e Gianbattista Vida: tutti soci attivi del CSA.
Predominante è la componente storico-scientifica, ricca di note e riferimenti bibliografici per consentire ulteriori approfondimenti. Nell’ambito di questa, si evidenziano documenti e fonti iconografiche riscoperte negli archivi e sul territorio.
Viene descritto il contesto storico-ambientale del Parco delle Cave, che si identifica nel contado medievale di Milano (il territorio con lo speciale Vincolo paesaggistico).
Si propongono, quindi, idee progettuali di una documentazione permanente al suo interno, relativa alla storia dei luoghi, nel rispetto dell’essenza millenaria di Cascina Linterno.
Infine, per divulgare l’anima petrarchesca, sono stati inseriti alcuni significativi passi del Poeta.
Il volume presenta la riproduzione della lettera autografa “Papiae XX juni ad vesperam raptim” (scritta dal Poeta all’amico Moggio di Parma – Var. 46), illustrazioni artistiche, incunaboli e carte topografiche del territorio milanese cinquecentesco che ingentiliscono il testo.
CSA Comitato Salvaguardia Ambiente e Cultura
“Il punto è che Milano deve custodire gelosamente le poche memorie del soggiorno di Petrarca, cui Billanovich dedicò amorosa attenzione.
Inoltre ritengo che tutto ciò che lega l’hinterland alla storia vada preservato, per dare quel poco di qualità e identità che ancora rimane a luoghi divenuti anonimi. Plaudo, quindi, a questa iniziativa culturale”.
(Carlo Bertelli)